Il MIO APPROCCIO
Medico Veterinario Comportamentalista Genova
L’approccio Cognitivo- Zooantropologico (Cz) si distingue e si distacca da tutte le altre tecniche di addestramento ed educazione proprio per il valore che viene dato al soggetto e alle sue caratteristiche individuali.
La differenza consiste proprio nel fatto che uno è un metodo e l’altro è un approccio.
Un Metodo è riassumibile in una serie di tecniche (lo stesso Metodo gentile, è un “metodo”).
Un Approccio prevede magari anche l’uso di tecniche e strumenti uguali al metodo gentile ma quello che cambia è la considerazione del cane come soggetto, con una mente e con delle conoscenze proprie delle rappresentazioni mentali che sono qualcosa di diverso dalla concatenazione delle azioni. Ciò che fa poi la differenza è la dimensione della relazione. Mentre nei diversi metodi la dimensione preponderante è la performance, nell’approccio CZ la dimensione principale è la collaborazione fuori dalla performance in sé ma perfettamente dentro ad una prospettiva di integrazione del soggetto nella vita del P.O.
La mente è costituita da elementi posizionali che indicano lo stato del soggetto nel qui e ora.
Esse sono : motivazioni, emozioni ed arousal (stato di attivazione)
Cosa sono le Motivazioni
Per motivazione si intende l’insieme dei processi interni, reversibili responsabili del cambiamento del comportamento.
Con questa definizione si pone l’accento sull’insieme dei processi interni, non necessariamente provocati da uno stimolo esterno e dove il solo stimolo esterno non è sufficiente a spiegare il cambiamento del comportamento.
La motivazione indica l’orientamento del soggetto verso il mondo esterno, quindi la tendenza a esprimere un certo comportamento e la sensibilità interna del sistema verso particolari stimoli.
Le motivazioni che un soggetto ha non possono essere né eliminate né aggiunte. Le motivazioni sono il motore del comportamento del cane.
Conoscere le motivazioni o meglio come quella motivazione è presente in quel soggetto è quindi alla base del training dell’attività pedagogica.
Inoltre è molto importante sapere che le varie motivazioni hanno un’influenza diversa sulla relazione.
A questo proposito abbiamo:
Motivazioni che “centripetano” il cane al proprietario: es collaborativa, epimeletica,protettiva e comunicativa
Motivazioni che “centrifugano”: es perlustrativa, predatoria, sillegica, di corteggiamento.
Motivazioni che “autocentripetano”: es territoriale, somestesica, possessiva
Inoltre poi le diverse motivazioni possono avere tra di loro effetto sinergico
Allargare l’orizzonte motivazionale
Si realizza attraverso esercizi specifici che spesso sono contrari alla naturale tendenza orientativa del cane anche se non prescindono da essa. Come prima cosa si fa un lavoro generico sulla motivazione stimolando il posizionamento del cane in uno stato motivato e in particolare:
Il gioco è una buona cornice perché incentiva lo stato motivazionale
L’eccesso petitivo diminuisce il valore di un’attività e la motivazione a essa collegata
Lo stato emozionale collegato ad un ambito motivazionale gli assegna un valore
L’utilizzo di imperativi e coercizioni rendono un’attività indesiderata e annullano il valore orientativo ad essa collegata
Diminuire il costo di espressione di uno stato orientativo aumenta il valore della motivazione
Aumentare il valore del target motivazionale accresce l’orientamento del soggetto
Aumentare la competenza e l’accreditamento del soggetto nell’espressione dellamotivazione aumenta l’orientamento
Mantenere troppo a lungo un soggetto in uno stato di orientamento specifico diminuisce il valore di quella motivazione
Mostrare un target di motivazione e inibire l’espressione della motivazione stessa aumenta ilvalore di orientamento (frustrazione)
Agire su altre motivazioni può avere effetto sinergico o controlaterale sul rafforzamento di una motivazione
Cosa sono le Emozioni
Anche le emozioni hanno una funzione importante nel profilo di razza, infatti, abbiamo razze più o meno suscettibili alla paura, razze più festose e gioiose e razze più riservate e diffidenti.
Le emozioni sono dei marcatori dell’intera collezione cognitiva della mente (referenze, rapporti, contesti, etc.); quindi appare chiaro come sia importante l’assetto emozionale durante il training.
Affinché si verifichi l’apprendimento è necessario un assetto emozionale positivo. Cornici ludiche e affettive danno emozioni positive Le emozioni si trasmettono all’interno dei contesti relazionali (osmosi emozionale) quindi:
Molto importante l’assetto emozionale dell’educatore
Un basso stato motivazionale porta emozioni positive, l’eccesso e l’assenza portano emozioni negative
Lo stato affettivo – relazione produce emozioni positive nel senso che la presenza del target affettivo porta emozioni positive e viceversa
Le emozioni vengono sollecitate anche dagli stati cognitivi (anticipazione emozionale, ricordo, sogno) e non solo dalle situazione ambientali
Alcune volte le emozioni sono il risultato di diversi eventi che si accumulano nel soggetto per cui non è corretto valutare un rapporto diretto situazione-emozione
Quali sono le principali motivazioni dei cani:
- Predatoria: raggiungere oggetti in movimento
- Sillegica: raccogliere oggetti e portarli in un nascondiglio
- Territoriale: difendere un ambiente circoscritto
- Protettiva: difendere un affiliato o un cucciolo
- Perlustrativa: esplorare un ambiente e mapparlo
- Esplorativa: analizzare un oggetto nei dettagli
- Epimeletica: aiutare e accudire un affiliato
- Competitiva: gareggiare con un avversario
- Ricerca: cercare oggetti nascosti
- Corteggiamento: attirare un partner sessuale
- Cinestesica: correre, saltare, muoversi
- Somestesica: esplorare il proprio corpo
- Collaborativa: fare attività con partner, concertarsi in attività di gruppo
- Possessiva: mantenere il possesso di un oggetto
Il gioco è utile per esercitare le motivazioni, ad esempio:
• inseguire oggetti: predatoria
• cercare con il fiuto: predatoria/esploratoria
• riportare: predatoria ma anche sociale collaborativa
• giochi di lotta: sociale competitiva
• tira e molla: possessiva
• fare la guardia: territoriale
• sgranocchiare l’osso da soli: possessiva
• giochi con il corpo del proprietario: sociale collaborativi
• massaggi e carezze: sociale collaborativi
• inseguire o farsi inseguire: sociale/predatoria
• lunghe passeggiate in luoghi sconosciuti: esploratoria
• lunghe soste sempre nello stesso luogo: territoriale
Arousal
Ogni individuo ha un suo stato di arousal che come le altre componenti posizionali della mente è legato anche alla razza a cui appartiene il soggetto. Per quanto riguarda l’arousal la situazione migliore si ha nei soggetti con i livelli di arousal intermedi e fluttuazioni di arousal non eccessive né in senso positivo (eccitazione) né in senso negativo (apatia).
L’arousal è direttamente proporzionale alla attenzione, e alla motivazione, e inversamente alla concentrazione.
Attività che aumentano l’arousal:
Cornice ludica· Ricerca visiva· Situazioni nuove· Espressioni cinestesiche· Movimento
Attività che diminuiscono l’arousal:
Area et-epimeletica· Area epimeletica· Grooming· Ricerca olfattiva· Carezza distensiva·